A partire dalla
mitologia classica greco – romana, potremmo dire fino ai giorni nostri, l’
ametista, intesa come accezione cromatica della pietra, è protagonista di
numerosi racconti e leggende.
Il primo di questi, di origine greca, è
il Mito della Ninfa Ametista.
Caravaggio, Bacco, Galleria degli Uffizi, Firenze, 1596-1597 |
Solo una volta rinsanvito Dioniso si
rese conto del sacrificio della ninfa e pianse lacrime di vino che tinsero i
cristalli. Fu così che decise di dare ai cristalli di Ametista il potere di
proteggere dagli effetti dell’alcool.
Il
mito greco viene ovviamente ripreso nella mitologia romana, con il Mito di Bacco.
Bacco ubriaco stava inseguendo la ninfa
Ametista con lo scopo di possederla, ma la fanciulla pregò Diana, alla quale
aveva consacrato la sua castità, affinché la proteggesse. La Dea trasformò
Ametista in una statua di purissimo quarzo bianco.
Bacco, irritato dall’accaduto, prese la
sua coppa di vino e la scagliò sulla statua, dando ai cristalli il colore
viola, e conferendo loro il potere di proteggere dai fumi del vino.
Immagine da pinterest |
Sempre in epoca romana, l’ametista inizia ad essere considerata non soltanto una pietra preziosa per fuggire gli effetti del vino, ma, come sostiene per la prima volta Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia (23 – 79 d.C) , anche una pietra propizia, legata, in un certo senso, al potere (concetto che si svilupperà in modo completo solo molto più tardi, in epoca medioevale).
Immagine da ilsognocolorrubino |
In
epoca medievale l’ametista assume poi un significato prettamente legato alla
sfera del potere, ed affina le sue caratteristiche di pietra spirituale.
Poiché si riteneva che l’ametista
favorisse il celibato, rifacendosi chiaramente al mito romano della Ninfa
Ametista che aveva consacrato a Diana la sua castità, diventò una pietra
utilizzata dal clero, ed in particolare la pietra simbolo del potere papale.
Inoltre, era una delle più amate pietre
spirituali. Il suo compito era quello di risvegliare la consapevolezza
interiore in previsione di una realtà che andasse oltre alla materia.
Si pensava che fosse uno strumento di purificazione
della mente e che aiutasse la comprensione del mondo.
Su questa linea si colloca anche un
pensiero di Leonardo da Vinci(1452 – 1519).
Secondo Leonardo da Vinci l’ ametista poteva allontanare i pensieri negativi e stimolare l'intelligenza.
Intorno
al ‘700 abbiamo altre notizie che legano l’ametista al potere, in particolare
alla Regina Carlotta di Meclemburgo – Strelitz.
La Regina sposò il Re Giorgio III del
Regno Unito nel 1761 ed è a tutt’ora la seconda consorte che rimase più a lungo
al potere, si dice per lo straordinario effetto della sua collana di ametiste.
Ancora
oggi troviamo l’ametista impiegata nel campo della cristalloterapia, e come
pietra spirituale nel campo della disciplina del Reiki.
Eppure anche oggi la sua origine mitica
non la abbandona, si dice infatti che la pietra trovi maggiori affinità e giovi
con maggiori benefici chi ama uno stile di vita sobrio, tranquillo ed equilibrato.
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